Il restauro di uno strumento è un'operazione molto delicata che consiste nel riparare e a volte ricostruire parti mancati dello strumento. Tutto il restauro deve essere compiuto nel rispetto della concezione del manufatto: ogni operazione eseguita deve essere reversibile e meno invasiva possibile. Questo si chiama restauro conservativo.
Una chitarra o un mandolino ottocentesco se smontatati, sostituite delle parti o addirittura riverniciati non solo perderebbero il loro valore economico ma anche il loro valore storico e quindi si smarrirebbero informazioni importanti sui metodi di lavorazione di quell’epoca e di quel determinato liutaio; è come se un restauratore di quadri desse una pennellata di colore in più su un Caravaggio perché non più attuale.
Inoltre è pensiero comune che uno strumento antico (80, 100 anni) montate le corde e ripulito, tiri fuori un suono eccellente. Purtroppo si deve pensare che anche 100 anni fa venivano fabbricati strumenti economici e di bassa qualità.